Haas – Wegner 1988, 378 non propongono alcuna integrazione.
Per l'integrazione cfr. Haas – Wegner 1988, 378; tuttavia alla luce della forma šipanti attestata alla r. 12', il soggetto che compie l'azione rituale potrebbe essere anche il LÚAZU, per cui, in alternativa, è possibile integrare una forma di 3a pers. sing., zanuizzi. Lo stesso discorso vale per la forma verbale da integrare alla riga successiva.
Certamente da correggere la traslitterazione in Haas – Wegner 1988, 378: EGIR-pa A-NA [ .
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La posizione di EGIR-pa è anomala tanto che verrebbe più naturale unire l'avverbio alla preposizione accadica ANA, per cui dovremme intendere “[pongono un assa]ggio dietro alla divinità”. Questa interpretazione, tuttavia, non sembra avere molto senso come risulta anche dal confronto con altri passi paralleli, in cui l'avverbio EGIR-pa assume sempre valore temporale e mai spaziale come, invece, suggerirebbe la sua posizione nel passo in esame.
Il significato base di pittalwa- è “plain, simple” (CHD P, 358-359). Quando, però, l'aggettivo si trova in combinazione con il verbo mark- “macellare”, indica allora la carcassa dell'animale 'pura e semplice', senza, cioè, la pelle e le interiora. Cfr. CHD L-N, 188b per un'analisi semantica del verbo mark-. Anche se nel nostro testo sembra esserci un passaggio in più rappresento dalla forma verbale arḫa adanzi alla fine del paragrafo.
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